Riccardo Camboni (Ozieri – 1990).

Vive e lavora tra Ozieri e Sassari.

Dopo il diploma in Grafica pubblicitaria conseguito presso il Liceo artistico “Filippo Figari” di Sassari, si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” della stessa città, dove attualmente frequenta il biennio di specializzazione sempre in Pittura.

Tra le esposizioni più recenti: L’immobilità è il fatalismo dell’essere umano, Libreria Dessì, Sassari, 2020; Fuori tutto, Spazio Chora, Sassari, 2019 (a cura di Valentina Scanu); Dilliri Drill, Lodine Nuoro, 2019 ( a cura dell’artista Pastorello); Aniconofobia, galleria Bonaire Contemporanea, Alghero, Sassari, 2019 (a cura di Mariolina Cosseddu).

Rappresentare l’essere umano come se stesso, cioè aprendo spazi emozionali, piuttosto che raffigurare un essere umano, descrivere la sensazione e lo stato emotivo che crea quella determinata persona, un fatto vissuto, che suscita ribrezzo o piacere. 

Interiorizzare ed esteriorizzare. 

Questo processo di elaborazione avviene ricomponendo immagini come un puzzle mentale e rielaborandole sulla tela. Il medium che uso maggiormente è la pittura. 

Pittoricamente non mi ritengo figlio del Modernismo. 

Evitando di cadere nell’intimismo, cerco di mostrare ciò che genera lo stato capitalista di una società arrivata al tracollo. L’emozione che procura porsi di fronte alla realtà sociale come sua critica e negazione. Distruzione e costruzione sono nella rivoluzione, identiche. Ogni stimolo distruttivo è uno stimolo costruttivo.

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